IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
(Grand Hotel della Posta – Sondrio)
Un intermeeting di altissimo livello quello che si è tenuto nella cornice del ristorante del Grand Hotel della Posta di Sondrio, su un tema di grandissima attualità, il riscaldamento globale, che è all’attenzione dei capi di stato di tutto il mondo.
Organizzato dal L.C. Masegra con il suo Presidente Norberto Gualteroni, erano presenti il Lions Club Sondrio Host, rappresentato dal Vice Presidente Marcella Fratta, per l’impossibilità ad intervenire di Pier Luigi Telattin per un malanno dell’ultima ora, il Lions Club Morbegno, con il suo presidente Maximilian Fattarina, il Lions Club Bormio, con il Presidente Mario Tricarichi, il Lions Club Tellino con il suo Presidente Lorenzo Tavelli e il Club Satellite Montagna in Valtellina-Grumello con il suo presidente Flora Folli.
Molti i soci dei club accorsi per ascoltare l’illustre relatore, Fausto Gusmeroli, professore dell’Università degli Studi di Milano e ricercatore presso la Fondazione Fojanini.
Presentato da Gualteroni, Gusmeroli non ha deluso l’attesa, affrontando l’argomento con cognizione di causa, chiarezza e passione, presentando la situazione attuale, ben conscio che la scienza non è in grado di fornire delle previsioni certe su quello che ci riserverà il futuro, ma può rendere consapevoli i cittadini di che cosa potranno trovarsi ad affrontare se il clima mondiale continuerà nel trend degli ultimi ani
Il relatore ha iniziato distinguendo tra il “Tempo atmosferico”, di cui si interessa la meteorologia e il “Clima”, cioè l’andamento medio dei fenomeni meteorici che si manifestano in un lungo periodo in un’area della superficie terrestre, di cui si interessa la climatologia.
Diversi sono i fattori che influenzano il clima: i movimenti astronomici (rotazione e rivoluzione della terra) che influenzano l’incidenza dei raggi solari, la radiazione solare, la temperatura, la pressione atmosferica, il vento, l’umidità dell’aria, le idrometeore.
Il clima è un sistema complesso che dipende dall’atmosfera, dagli oceani, dalle superfici terrestri, dai ghiacciai, dalla biosfera, per cui è assai imprevedibile ed oggi è in rapido cambiamento, la cui causa scatenante è l’aumento delle temperature, che vengono misurate direttamente, in modo sistematico, dal 1880 e che possono essere calcolate in modo indiretto attraverso le “variabili proxi”, ossia l’esame dei pollini, dei cerchi annuali delle piante, dei carotaggi dei ghiacciai, ecc.
Ecco il grafico dell’andamento delle temperature negli ultimi 100.000 anni.
(vedi IMG.1)
Come si può ricavare dal grafico, ha fatto rilevare Gusmeroli, l’andamento è stato molto altalenante, mentre si è più o meno stabilizzato negli ultimi 10.000 anni, periodo che viene chiamato dell’Olocene.
Le temperature nell’Olocene
(vedi IMG.2)
Fra il 1000 e 1300 a.c. la Groenlandia (Green land) fu colonizzata da Eric il Rosso, mentre in Inghilterra cresceva la vite. Successivamente, durante la piccola glaciazione del Medioevo, i veneziani pattinavano sulla laguna ghiacciata (anno 1710)!
(vedi IMG.3)
Queste sono le temperature misurate dal 1880 da diverse agenzie: tutte confermano lo stesso trend.
(vedi IMG.4)
Gusmeroli ha spiegato quali sono le cause dell’innalzamento delle temperature, individuandole in:
CAUSE NATURALI, quali l’eccentricità dell’eclittica, l’inclinazione dell’asse terrestre, la precessione degli equinozi, l’incremento dell’affioramento del calore (vulcani), l’attività solare, e in
CAUSE ANTROPICHE, quali la produzione di calore, le emissioni di gas serra
(vedi IMG.5 - 6 -7)
Quali sono gli stati che emettono più gas serra per persona? Nel 2000, ha spiegato Gismeroli con questa cartina, sono stati gli stati colorati in rosso, poi quelli in arancione, giallo e verde.
(vedi IMG.8)
I principali problemi che discendono dai cambiamenti climatici sono costituiti da eventi meteorici estremi, ondate di calore e di siccità, innalzamento del livello dei mari, distruzione della biodiversità, con conseguente minore produzione agricola.
Ciò potrà comportare: esodi di massa e guerre e, a livello locale, instabilità dei versanti, modificazione del regime delle precipitazioni.
Cosa si può fare per fronteggiare in qualche modo questa situazione, nella speranza che l’innalzamento globale del clima dipenda dall’uomo e non solo dalla natura?
Bisogna, ha concluso Gusmeroli, adottare stili di vita più sobri, abbandonare i combustibili fossili, aumentare l’efficienza dei processi ed avviarsi verso la società delle energie rinnovabili.
(vedi IMG.9)
Al termine è seguita un’animata discussione, conclusasi con un applauso significativo al nostro relatore che, pur avendoci un po’ scosso per gli scenari apocalittici, alla fine ha lanciato segnali di speranza per una soluzione di questi problemi globali.
Angelo Schena