11/07/2015
GITA ALLA PUNTA DI RIMS

Mattina di sabato 11 luglio, quarta cantoniera sulla strada del Passo dello Stelvio. Un bel gruppo di soci del club Sondrio Host incontra i ragazzi del Campo Valtellina accompagnati da Alfredo Cantoni e da suo fratello e si avviano a piedi. Un gruppo sale verso la Punta di Rims, un altro si accontenterà di arrivare alla Bocchetta Forcola, dove è prevista la riunione di tutti i partecipanti per il pranzo al sacco.

Si tratta di un momento d’incontro sulle montagne, ormai sperimentato da alcuni anni, che consente ai soci Lions di passare una giornata con i ragazzi, provenienti da diversi paesi del Mondo, che poi troveranno nuovamente il lunedì sera, a Teglio, per una cena a base di specialità locali.

Quest’anno i ragazzi sono quattordici, arrivano da Belgio, Canada, Cina, Finlandia, Francia, Georgia, Bielorussia, Olanda, Repubblica Ceka, Turchia, Ungheria, Texas e Serbia. Hanno già fatto una settimana in famiglia, la prima settimana di campo e affrontano, oggi, la quota tremila.

Li Xiaoyng è una graziosa cinesina nata il primo giugno del 1998. E’ della regione di Pechino, la sua città si chiama Harbin e racconta di non aver mai visto prima una montagna, di non aver mai fatto sport, di non essere praticamente mai uscita dalla sua città. Adesso sta camminando sui ripidi crinali ghiaiosi che portano verso la cima, attraversando una serie di postazioni di artiglieria della prima guerra mondiale che perforano le rocce di cresta. Camminare è un eufemismo, poco manca che strisci, con tutti i quattro arti ben appoggiati al terreno, al punto che Alfredo si sente in dovere di recuperare un pezzo di cordino e di assicurarla al polso. Ormai siamo a una mezz’ora dalla cima e, di lì in avanti, la trascinerà come un cagnolino. Lei, comunque, non perde un colpo e arriva in vetta con tutti gli altri, anzi addirittura prima, dato che è collegata strettamente al capo gita.

Le vedute sono molto belle, la giornata è limpida, la fioritura dei ghiaioni calcarei è al massimo del suo splendore, con tutte le varietà di alta quota, comprese le stelle alpine e il giallo papavero retico. La discesa alla Bocchetta Forcola è rapida. Lunga, invece, sarà la sosta; sono tutti affamati e i panini che Alfredo confeziona a raffica spariscono velocemente.

Si scende, nel primo pomeriggio, verso la strada militare che ci porterà alla Terza Cantoniera; abbandoniamo i ghiaioni e cominciamo a percorrere prati fioriti.

Salome Gorgodze, una ventenne georgiana, confeziona una ghirlanda di fiorellini gialli per la sua splendida capigliatura nera. Le fotografie si sprecano, la strada diventa facile e favorisce gli scambi d’impressioni.

Davidson Britney, canadese che compirà diciassette anni tra quindici giorni, paragona le sue montagne con le nostre e trova che anche qui non sono niente male. Il clima tra i ragazzi è sereno e il gruppo è unito, nonostante le provenienze così disparate.

Ancora una volta i Lions del Distretto 108IB1 hanno consentito quest’esperienza di convivenza e d’incontro tra culture che, in questo periodo, si ripete in più di cento campi in quaranta diversi Paesi del Mondo.

Ci si saluta, sul piazzale della Terza Cantoniera, ormai tutti amici. I ragazzi riporteranno a casa, oltre al ricordo dei nostri paesaggi e del nostro ambiente, anche quello dell’incontro con le persone che da più di vent’anni, ormai, rendono possibile l’organizzazione del Campo Valtellina e racconteranno di uomini e donne che li hanno accompagnati, un giorno, per un ripido sentiero, realizzando, per una volta, uno spirito di comprensione e di pace tra quattordici diverse Nazioni.

Flaminio Benetti